Il Pinolillo è una deliziosa bevanda a base di cioccolato e farina di mais tipica del Sud America. È veramente fantastica e si può gustare anche fredda, nonostante io preferica la versione calda, da bere nelle fredde giornate invernali avvolta nella coperta di lana fatta dalla nonna.
Ho diverse amiche sudamericane e grazie a loro sto scoprendo un passo per volta le meraviglie culinarie dei loro paesi di origine. Quando il mercato orto-frutticolo lo permette, faccio scorta di platano (la grande banana) per poi tostarlo (le fettine tostate si chiamano tostones) e gustarlo con del guacamole fresco, o prendo mango e papaya per farmi delle rifrescanti e vitaminiche macedonie; raramente trovo la manioca, un tubero nero dalla polpa bianca che una volta cotto è una delizia per il palato, simile in cosistenza alle nostre patate. Ma tra tutte le ricette, con carne, con peperoncino, con spezie e cannella, quella che mi ha colpita dritta al cuore è stata quella del Pinolillo. La leggenda vuole che fosse la bevanda preferita dagli dèi.
La bevanda è tipica del Nicaragua e ho avuto modo di gustarla in una tipica tazza, ricavata da una zucca secca e intagliata con motivi folkloristici. La preparazione del Pinolillo è una tradizione in Nicaragua e c'è pure una canzone che ne spiega la storia: quando preparano il Pinolillo, le donne nicaraguensi usano una sorta di mestolo-frustino, che fanno girare tenendolo fra le mani mentre le fregano l'un l'altra. Se si sente un ticchettio, allora il Pinolillo sarà buono perché la donna è già "collaudata". Questo semplicemente significa che la donna è sposata, quindi sa come badare a una casa (mettiamola così, è un po' più osé in verità), e il ticchettio che si sente niente altro è che il suono che fa la vera fregando contro il frustino! ;)
Ecco la ricetta
(farina di mais, o farina bòna)
Le quantità vanno "a stima", dipende dai gusti di chi la fa (e la beve!!) :)
In un pentolino versare del latte, della farina di mais (in Svizzera abbiamo la farina bòna) e del cacao in polvere. Unire una stecca di cannella e, a piacere, dello zucchero. Far cuocere rimestando con cura con un frustino. Poco a poco il latte inizierà a gonfiare: è il momento di togliere il pentolino dal fuoco e rimestare vigorosamente finché il latte non si abbassa di nuovo. Lasciare riposare e poi gustare filtrando prima i pezzi di cannella. La consistenza risulterà corposa (per via della farina).
Come vedete è molto semplice.
Per chi avesse un'intolleranza al latte, può preparare il Pinolillo anche con l'acqua. Il gusto varia leggermente, ma vi assicuro che è delizioso anche così.
Oltre alla cannella si può aggiungere una foglia di limone, ma personalmente non amo molto questa versione.
La ricetta originale prevede cacao in polvere, ma chi non dovesse amare il suo gusto amarognolo lo può sostituire con semplice cioccolata in polvere. Sta a voi decidere quanto volete dolce il vostro Pinolillo.